Ai fini della qualificazione di un rapporto come di lavoro subordinato, nessun rilievo assume il nomen iuris conferito al rapporto stesso, dovendo invece farsi riferimento ai cosiddetti indici rivelatori, in particolare all’essenziale elemento della subordinazione gerarchica.
Occorre, cioè, che la prestazione del lavoratore sia regolata nel suo svolgimento, configurandosi la subordinazione come vincolo di natura personale che assoggetta il prestatore d’opera al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro.
Ai fini della qualificazione di un rapporto come di lavoro subordinato, nessun rilievo assume il nomen iuris conferito al rapporto stesso, dovendo invece farsi riferimento ai cosiddetti indici rivelatori, in particolare all’essenziale elemento della subordinazione gerarchica.
Occorre, cioè, che la prestazione del lavoratore sia regolata nel suo svolgimento, configurandosi la subordinazione come vincolo di natura personale che assoggetta il prestatore d’opera al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro.
Cons. St. sez. V 29 dicembre 2009 n. 8871
Clicca qui per consultare il testo integrale della sentenza.